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al testo proposto da Alberto Castrini
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Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell'Ottocento Questa bella mostra di Palazzo Martinengo a Brescia può piacere anche a chi storce il naso sulla pittura di questo periodo. Ma dopo la visita si capirà meglio che un secolo, com'è ovvio, comprenda differenti stili o scuole pittoriche. Si inizia col bel gesso di Amore e Psiche del Canova e poi la dolcezza del Neoclassicismo di Andrea Appiani. Coinvolgente la grande tela dell'Hayez “Maria Stuarda che sale il patibolo”: una selva di personaggi vivi che assistono o si emozionano. Si passa alla contestazione della Scapigliatura contro il Neoclassicismo con artisti come il Piccio, Cremona e Bianchi. Bello spazio anche per i macchiaioli: Fattori con Le ordinanze, Signorini con l'interessante Ghetto di Firenze e Silvestro Lega. Pure i divisionisti sono presenti con il grande Segantini e il suo Alpe di maggio affiancato da Pelizza da Volpedo. Il percorso si conclude con i cosiddetti Italiani a Parigi: De Nittis con la bellissima Il pasto degli anatroccoli, Zandomeneghi e la sua accDa Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell'Ottocentoattivate Serata di gala. Conclude Boldini con due dei suoi celebri ritratti, anche se colpisce particolarmente La visita. Alla fine si uscirà arricchiti della conoscenza di circa cento opere, per lo più provenienti da collezioni private e perciò difficilmente visibili. |
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